Una di queste narra di una fanciulla chiamata Murgania di tale grande bellezza da essere adorata come incarnazione di Venere e, ad essa, fu eretto un tempio: la località fu chiamata Morgano.
Le prime notizie su Morgano riportano l’esistenza di un centro religioso che già nel dodicesimo secolo godeva di una certa rilevanza nel territorio, anche se la presenza di un luogo di culto dedicato a San Martino, santo particolarmente caro a Franchi e Longobardi, sembra risalire ad alcuni secoli prima del Mille.
Divenuta contea sotto i longobardi legò il suo nome alla famiglia cui appartenne: i Conti da Morgano.
Nel 1339 la Marca Trevigiana fu assegnata a Venezia che provvide a suddividere il territorio in grandi proprietà terriere gestite dalle nobili famiglie veneziane.
A Morgano arrivano i Badoer, i Basadonna, i Revedine e i Marcello.
La popolazione locale segue le sorti degli abitanti dell’entroterra veneto, ma la presenza delle acque del Sile, del Zero, del Rio garantiscono la pesca e lo sviluppo dell’agricoltura e di tutte le attività legate all’industria molitoria.
Con l’incremento dell’agricoltura e dell’allevamento si rese necessaria l’istituzione di una sede permanente di mercato autorizzato dalla Serenissima Repubblica nel 1689 ad Angelo Badoer.
Per ospitare degnamente il mercato, i Badoer che possedevano terre e beni a Morgano, costruirono nella località detta Zeruol di Sopra la Rotonda di Badoere.
Il mercato si svolgeva il lunedì e divenne ben presto famoso ed apprezzato nel circondario.
Oggi la Rotonda di Badoere fa da sfondo a varie manifestazioni di carattere locale e culturale.