La pista ciclabile è stata realizzata sul sedime della ferrovia che collegava Treviso a Ostiglia (Mantova) con un percorso di 116,20 chilometri. L’opera nasce per esigenze militari, ma la sua realizzazione viene sospesa durante la Prima guerra mondiale e l’ultimo tratto tra Grisignano di Zocco e Treviso è completato solo nel 1941. Per qualche anno svolge soprattutto la funzione di trasporto merci. Nel 1944 gli Alleati la bombardano pesantemente e alcuni tratti non vengono più riattivati. Negli anni duemila inizia ad essere trasformata in pista ciclabile e diventa un percorso importante, attualmente (2023) percorribile da Treviso a Montegalda (VI). Consente collegamenti con altri itinerari ciclo-pedonali: a Treviso e a Quinto di Treviso incrocia il GiraSile che conduce i visitatori nel Parco del Sile, percorribile dalle sorgenti alla Laguna. A Camposampiero, in corrispondenza del Muson dei Sassi, interseca la pista Sui sentieri degli Ezzelini che collega Asolo e Padova. Seguendo la traccia dell’Ultimo cammino di Sant’Antonio, si raggiungono il Brenta e i suoi argini che offrono molte possibilità di escursioni. Sempre da Camposampiero, si può proseguire lungo il Tergola fino a Villa Pisani a Stra, oppure tener dietro al Vecchio Muson, fino a Mirano. La TrevisoOstiglia, all’altezza di Piazzola sul Brenta incrocia il Percorso ciclopedonale del Brenta e a Poiana di Granfion quello della Media Pianura vicentina. Una curiosità storica riguarda la stazione di Badoere – Levada: viene aperta il 28.10.1941 pur non essendo stata realizzata la viabilità di accesso per mancanza di soldi da parte dei due comuni. I passeggeri dovevano quindi raggiungere la stazione attraverso una strada campestre.