È un percorso, segnato nel Catasto austriaco del 1842 che collega la strada comunale detta del Sile – attuale via San Martino – con la strada consorziale detta strada Bassa – attuale via Pescatori – in corrispondenza di una località detta “Al Bigolo” dove è presente un insediamento di una decina di abitazioni. Il toponimo dovrebbe indicare una fascia di terreno allungata e compare almeno altre due volte nel territorio di Morgano. La strada del Bigolo delimita, verso nord, una vasta area di risorgive, con due fontanili principali, che danno vita ad un corso d’acqua, i Siletti, molto ampio e di grande portata che si dirige verso est, confluendo nel Sile nei pressi di Ponti Settimo. Tra il fiume e i Siletti si estende la palude di Morgano. La risorgiva principale, ora interrata, è segnata nella cartografia del 1842, come Mare rosso, termine che indica sia il colore dominante del fondo di ghiaie dalle quali sgorga l’acqua, sia un’area che poteva essere praticata solo da chi ne avesse precisa conoscenza per le insidie che nascondeva. La strada del Bigolo rappresenta la via di comunicazione più breve per raggiungere la chiesa parrochiale di Morgano per coloro che abitano sulla sinistra del Sile e termina a ridosso della palizzata di accesso ai tre mulini del Borbazzo o Barbazzo. La strada, detta Bassa, raggiunge la località Bomben e porta a Santa Cristina. Le bonifiche e le riorganizzazioni agrarie degli ultimi cento anni non hanno cancellato del tutto questa conformazione del terreno che è ancora risconoscibile nelle immagini satellitari realizzate nel 2020.