Viene costruita da Giovanni Badoaro nel 1645 e dedicata a Sant’Antonio da Padova per essere la chiesa della parrocchia di Badoere, ma l’istanza per erigerla, presentata nel 1655, viene respinta dalla cancelleria vescovile. La facciata è giunta ad oggi nella sua forma originaria. Si presenta con delle proporzioni ben precise; è un quadrato suddiviso, sia in orizzontale che in verticale, da un ritmo tripartito. Due paraste angolari, rastremate, di ordine dorico, racchiudono il prospetto principale che poggia su un piedistallo rialzato giustificato dalla presenza di una cripta tombale. Un bugnato liscio e modanato caratterizza la parte inferiore della chiesa e del campanile che le si affianca. Nella seconda fascia si apre una finestra che riprende la massima larghezza delle bugne scampanate ed è affiancata da decorazioni che richiamano i temi evangelici della vite e della terra fertile. A chiusura del prospetto, il frontone molto pendente (40%) si imposta su un cornicione a metope e triglifi e racchiude un timpano con festoni e racemi che avvolgono un’edicola con l’iscrizione della paternità della chiesa. Tre piedistalli sovrastano il tetto: due recano statue di apostoli, mentre quello centrale, ora occupato da una croce, era probabilmente destinato alla statua di Sant’Antonio. All’interno figurano l’altar maggiore e il soffitto affrescato con Sant’Antonio portato in Paradiso dagli angeli e dai santi. Nel 1920 il vescovo Andrea Giacinto Longhin erige Badoere a parrocchia e negli anni successivi vengono realizzate due navate laterali per poter accogliere i fedeli. Rimane chiesa parrocchiale fino al 1937, anno in cui si inaugura la nuova costruzione, voluta da don Giulio Cester. Attualmente è di proprietà del comune di Morgano.